FAQ

In questa sezione sono raccolte le domande ricorrenti.

Il nuovo collegamento Vico del Gargano-Mattinata è una “superstrada”?

No, si tratta di una Strada Extraurbana Secondaria. Il nuovo collegamento tra Vico del Gargano e Mattinata prevede, infatti, una sola corsia per senso di marcia, dotata di banchina di emergenza, e incroci in rotatoria.
Sebbene il termine “superstrada” non sia inserito in alcuna normativa ufficiale emanata dallo stato italiano, è spesso chiamata così una strada a due carreggiate e almeno due corsie per senso di marcia che non sia già stata classificata come autostrada.

LE ALTERNATIVE STUDIATE

Perché i tracciati sono così distanti dai centri abitati?

I diversi tracciati studiati si allontanano dai centri abitati interessati perché il progetto ha l’obiettivo di spostare da questi il traffico di attraversamento, in particolare quello pesante di lunga percorrenza. Il collegamento tra il nuovo percorso della SS 89 Garganica e i centri cittadini sarà garantito dalla diffusa viabilità locale che si gioverà del nuovo intervento.

 

Quali saranno i criteri di scelta dei percorsi e chi deciderà quale sarà il percorso che verrà realizzato?

Il proponente dell’opera, al termine del dibattito pubblico, si esprimerà sulla volontà di realizzare il progetto e sulla combinazione delle alternative selezionate.  La discussione con le comunità interessate ha l’obiettivo di incrementare la base conoscitiva del Anas per ottimizzare le sue scelte future.

 

Perché si propone la realizzazione di un nuovo tracciato e non l’adeguamento in sede della viabilità esistente?

L’adeguamento in sede della viabilità esistente non è sempre possibile a causa delle caratteristiche del territorio. Infatti, in alcuni tratti non è possibile progettare lavori capaci di dare alla viabilità esistente le caratteristiche di performance richieste dalla normativa. Per questo motivo, laddove non è stato possibile progettare un adeguamento dell’attuale tracciato della SS 89 Garganica, sono stati ipotizzati nuovi itinerari.

 

Perché non adeguare SP 53 Vieste-Mattinata?

Il progetto prevede, tra le alternative per il tratto tra Vieste e Mattinata, l’adeguamento della viabilità esistente attraverso interventi mirati a migliorare la sicurezza stradale e la percorrenza su una delle due viabilità esistenti (la SS 89 oppure le SP 53 e SP 54). Le altre due alternative studiate, invece, prevedono l’adeguamento in sede su tutto l’itinerario, quando possibile, e tratti su un nuovo tracciato quando le caratteristiche del territorio non lo permettono.

È stata valutata l’opzione zero?

Tra le alternative considerate per questo intervento sono state valutate sia l’opzione “zero” sia quelle di adeguamento in sede delle viabilità esistenti sia infine i tracciati in nuova sede. L’alternativa 0 corrisponde a non realizzare nessun intervento, dopo aver valutato le attuali condizioni di traffico e delle infrastrutture esistenti. Questa opzione non va confusa con l’adeguamento della viabilità esistente.

Quali sono le differenze progettuali tra una strada di tipo C1 e una strada di tipo C2?

La differenza, in termini di larghezza della piattaforma, è che la categoria C2 presenta una carreggiata e una banchina più stretta di 25cm ciascuno rispetto alla C1. Le due alternative sono molto simili per costo di costruzione e per comfort di guida che offriranno una volta realizzate. Anche in termini di velocità e pendenze, non ci sono differenze. La normativa (DM2001) prevede l’uso della categoria C1 in caso di traffico sostenuto, come nel caso nella tratta Vico del Gargano-Vieste, mentre prevede l’uso della categoria C2 in caso di traffico limitato, come in quello della tratta Vieste-Mattinata.

L’AMBIENTE, IL PESAGGIO, L’ARCHEOLOGIA

In che modo è stato valutato il rischio idrogeologico dell’opera e l’interferenza con i corsi d’acqua?

Nello studio delle alternative progettuali si è tenuto conto delle zone di impaludamento e di esondazione, con particolare attenzione all’alluvionabilità. In questa fase si è fatto un lavoro meticoloso per evitare le zone di pericolosità idraulica e per registrare tutti i diversi elementi di pericolosità, facendo anche una ricognizione dei rii e dei fossi presenti lungo i diversi tracciati. L’aspetto del rischio idraulico sarà ulteriormente approfondito anche nelle successive fasi di progetto.

 

Come si prevede di tutelare il paesaggio e il Parco del Gargano

Sono state valutate diverse alternative differenti tra loro. Quelle che hanno un maggiore sviluppo in galleria comportano una minore incidenza sul territorio e sul paesaggio, e permettono di nascondere alla vista la strada, mentre le alternative che prevedono la realizzazione di un numero maggiore di viadotti non interferiscono sui percorsi della fauna selvatica e sono state elaborate con l’obiettivo di nascondere le opere d’arte dalla visuale con particolare attenzione a non rendere l’infrastruttura visibile dalla linea di costa. Inoltre, è possibile che gli scorci sul Gargano, offerti dalla nuova strada, siano valorizzati attraverso apposite aree di sosta.

Inoltre, il dibattito pubblico e la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale potranno portare ottimizzazioni al progetto capaci di tutelare l’ambiente, così come accaduto per altri progetti che hanno interessato parchi e aree protette. In questi casi si sono trovate forme di progetto e d’intervento compatibili con il contesto delicato in cui si è intervenuti, grazie a soluzioni di progetto capaci di arrecare il minor danno possibile al contesto ambientale.

 

Come si pensa di superare il vincolo di divieto di apertura di nuove strade in Zona 1 del Parco Nazionale del Gargano?

Il proponente al termine del dibattito pubblico può individuare sia l’alternativa più adatta a completare l’anello stradale del Gargano sia dare indicazioni per la rimodulazione della norma, in accordo con i suggerimenti ricevuti, per permettere la realizzazione di opere utili alla comunità. Ogni proposta avente impatto sui suoi valori ambientali, così come tutelati dalla normativa nazionale e UE, deve essere sottoposta a relativa procedura di valutazione d’impatto ambientale, e rilascio del nulla osta, prevista anche nelle funzioni del Parco e nella richiamata normativa.

 

Che cosa sono le compensazioni ambientali?

Le compensazioni ambientali sono interventi che hanno l’obiettivo di sostituire una risorsa ambientale che ha subito l’impatto dell’opera con una risorsa considerata equivalente. Le compensazioni hanno l’obiettivo di “risarcire” il territorio dagli impatti non mitigabili restituendo un miglior grado di naturalità al territorio o indennizzando le componenti sociali e territoriali.

Le compensazioni, che saranno ritenute necessarie per ripristinare l’ambiente o per bilanciare l’impatto dell’opera, saranno individuate grazie al confronto con la comunità, attraverso il dibattito pubblico, e grazie alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale. Per individuare gli interventi di compensazione specifici, sarà necessario individuare un tracciato definitivo univoco per il collegamento.

 

Il team di progetto prevede figure specifiche come biologi, ecologi, botanici o zoologi?

Il contributo di figure specializzate sarà rilevante nelle prossime fasi di progettazione. Infatti, in questa fase, non si stanno studiando le soluzioni di compensazione e di mitigazione ambientale, ma si vuole individuare la combinazione ottimale tra le alternative progettuali.

Tra i progettisti sono presenti ingegneri e architetti che hanno maturato competenze sul tema ambientale durante i loro studi e la loro carriera professionale. Inoltre, il gruppo di progetto è integrato da professionisti con competenze specifiche sul tema della tutela dell’ambiente.

Sul sito della Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico, è possibile conoscere il nome dei progettisti consultando il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali. 

 

L’INTERMODALITÀ

Perché si vuole realizzare una nuova opera stradale, se si vuole cercare di rendere la mobilità maggiormente sostenibile? In che modo si può integrare il progetto con altre modalità di trasporto sostenibile?

La realizzazione del nuovo collegamento tra Vico del Gargano e Mattinata permetterà di ridurre i livelli di inquinamento grazie ad un tracciato più breve e meno tortuoso, che permette un utilizzo più efficiente dei motori. Inoltre, la progressiva elettrificazione del parco mezzi circolante contribuirà ad abbassare le emissioni. Per questo motivo, è possibile l’installazione di colonnine di ricarica elettrica nei parcheggi lungo il percorso.

Infine, il completamento della SS 89, grazie allo spostamento del traffico pesante e di attraversamento su una nuova arteria, permetterà di rendere la viabilità attuale più sicura anche per la mobilità dolce. Inoltre, si sta valutando la realizzazione di percorsi ciclabili di area vasta che utilizzino le strade esistenti e le strade poderali e vicinali.

 

Può essere possibile fare un tracciato più ampio per il nuovo collegamento tra Vico del Gargano e Mattinata, prevedendo, in futuro, una possibile ferrovia parallela?

Le caratteristiche delle infrastrutture ferroviarie e stradali sono molto diverse. Le ferrovie convenzionali non possono affrontare, ad esempio, curve molto strette le pendenze elevate che invece sono ammesse in ambito stradale. Considerando le caratteristiche del territorio, è molto difficile immaginare l’affiancamento della strada con una ferrovia.

 

PROGETTI CORRELATI

In che modo il collegamento Vico del Gargano-Mattinata può migliorare l’accesso ai servizi?

Il nuovo tragitto Vico del Gargano-Mattinata porterà un miglioramento dell’accessibilità ai servizi grazie ad una nuova viabilità che si integra e potenzia l’esistente. È possibile, ad esempio, immaginare una riduzione dei tempi di percorrenza per raggiungere i poli scolastici e ospedalieri o l’aeroporto Gino Lisi. Il progetto si lega ad altri interventi di adeguamento della SS 89 Garganica, come il miglioramento del tratto tra Amendola e Manfredonia e il collegamento tra l’asta sud della SS 89 Garganica e San Giovanni Rotondo. Inoltre, è possibile pensare a lavori di adeguamento della viabilità trasversale del Gargano, capaci di migliorare l’accessibilità dei servizi.

 

È possibile inserire la Strada Garganica nel progetto ANAS “Smart road”?

ANAS sta facendo investimenti sulla connettività tra veicoli e infrastruttura stradale. L’evoluzione tecnologica può portare all’adozione di sistemi di connettività su tutta la rete gestita da ANAS. Per questo motivo, vista la fase di progetto in cui si trova l’opera, è possibile che sull’itinerario si possano introdurre questo tipo di tecnologie.

 

 

GLI ASPETTI REALIZZATIVI

Come si intende affrontate la complicata morfologia del Gargano

Per affrontare le sfide poste dall’orografia del territorio, le diverse alternative progettuali prendono in considerazione tracciati aderenti alla morfologia del territorio e/o tracciati che con un ricorso maggiore a gallerie e viadotti trovano una diversa collocazione per superare tali condizionamenti. Le tecnologie attuali permettono diversamente dal passato di costruire un nuovo collegamento più sicuro, capace di adattarsi alla morfologia del Gargano.

 

Come verranno trattati gli espropri sui terreni privati?

Si farà̀ un piano particolareggiato degli espropri dopo l’identificazione del tracciato definitivo, dal momento che questi non possono essere pianificati fino al completamento della progettazione dell’infrastruttura e del suo finanziamento. La procedura prevede che si acquisiscano le aree e gli immobili necessari alla realizzazione del nuovo collegamento e alla mitigazione degli impatti. I proprietari interessati dagli espropri saranno contattati e verrà fatta una stima del valore di mercato della loro proprietà, che potrà essere integrata da ulteriori valutazioni dei consulenti dei proprietari.

 

Quali saranno i tempi di percorrenza futuri? I collegamenti nel Gargano saranno più veloci?

Sì, la realizzazione del nuovo collegamento stradale porterà ad una riduzione dei tempi di percorrenza tra i comuni del Gargano. Per raggiungere Peschici da Vico del Gargano saranno necessari circa 16 minuti contro i circa 20 minuti attuali, riducendo i tempi di percorrenza del 20%. Invece, per raggiungere Vieste da Peschici saranno necessari circa 23 minuti mentre oggi sono necessari circa 30 minuti, riducendo il tempo di viaggio del 23%. Infine, per l’itinerario tra Vieste e Mattinata saranno necessari 27 minuti contro i 53 minuti circa attuali, con una riduzione dei tempi di percorrenza pari al 49%. Le alternative studiate, infatti, sono caratterizzate da un percorso più lineare, che permette di mantenere velocità più elevate, ipotizzabili tra i 70 e i 90 km/h, mantenendo un adeguato livello di sicurezza stradale.

 

Quanto dureranno i cantieri? È possibile realizzare i 3 lotti contemporaneamente?

Lo studio delle alternative progettuali ha già̀ posto particolare attenzione alla fase di cantiere. Sarà possibile realizzare i 3 lotti previsti anche in contemporanea se saranno disponibili interamente i finanziamenti. Sia per costruire i tratti in variante sia per adeguare la viabilità esistente, si può ipotizzare una durata dei lavori di circa 4 anni con le lavorazioni sui 3 lotti in parallelo, mentre avremmo una durata complessiva di 11 anni e mezzo se i lavori venissero affrontati in sequenza.  

 

Quando inizieranno i lavori?

I lavori potranno iniziare dopo che sarà terminata la progettazione dell’opera e questa sarà approvata e finanziata. Il dibattito pubblico ha un ruolo fondamentale per produrre una progettazione sostenibile per il territorio.

L’approvazione dei progetti e l’avvio dei lavori sarà agevolato dal commissariamento dell’opera. Infatti, i Commissari Straordinari possono accelerare l’iter autorizzativo e, ad eccezione di alcune specifiche disposizioni, possono operare in deroga alle leggi sui contratti pubblici.

 

IL FINANZIAMENTO DELL’OPERA E L’ITER PROGETTUALE/AUTORIZZATIVO

Come sarà finanziata l’opera? I fondi potrebbero cambiare destinazione?

L’aggiornamento del Contratto di Programma ANAS-MIMS determinerà la certezza delle risorse disponibili per questo progetto, in gran parte finanziato con la Legge di Stabilità e in parte con le risorse disponibili dei nuovi Fondi per lo Sviluppo e la Coesione. Sono, inoltre, in corso contatti tra Regione Puglia, ANAS e il Ministero delle Infrastrutture per l’inserimento di questa opera nel nuovo Contratto di Programma 2021-2025. Non sarà possibile finanziare l’opera con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, poiché questo non prevede opere stradali.

ANAS condivide con il MIMS il controllo e monitoraggio delle risorse pubbliche assegnate ai progetti e il loro stato di attuazione finanziario e procedurale consentendo una maggiore efficacia nella pianificazione della spesa rispetto al passato.

 

Qual è il ruolo del Commissario Straordinario?

Il Commissario straordinario Vincenzo Marzi è stato appositamente nominato per gestire questa opera ed altre ancora ubicate sia in Puglia che Molise da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive ed alla complessità delle procedure amministrative. Il Commissario straordinario interverrà con i poteri derogatori previsti dal legislatore per monitorare lo sviluppo di tutti i livelli progettuali (PFTE/Definitivo/Esecutivo), gestire gli articolati processi autorizzativi e consentire sia l’avvio dell’opera sia la realizzazione della stessa.